Monte Bianco, Valle dell'Orco e Verdon, tra giugno e luglio 2011

03 luglio 2011
-Les anneaux magiques mt 400 6c ED  Pilier Rouge de Brouillard Monte Bianco

"Si fa"... come? "Ma sì, in giornata dal Monzino, così mi ha detto il gestore, dice che van su tutti così."
Con queste certezze l'Anello (Andrea Tocchini), mi rassicura sulla faccenda.

Io però lassù c'ero già stato anni fa con mio zio Andrea, sulla difficile Direttissima Gabarrou Long, e porcoggiuda se me la ricordo lunga.....
Entriamo nel parcheggio con la cervicale intorpidita...avete mai guardato il Bianco dalla val Veny?
Lunga?! Infinita direi, anche perchè Anello dev'essere in caserma a tal'ora...
Di corsa al Monzino (un millino di dislivello), dove incontriamo anche un bresciano di Ostiano diretto con un amico all'Innominata (che strano da queste parti).
Ore 3.30 colazione e partenza...nessuno con noi... vabbè ... morena ... nevaio ... aurora ... ghiacciaio ... alba ... Lui il Pilastro... l'altro Lui, il bivacco Eccles ma brutocane quant'è lontano ancora....e son millequattrocento fin là....
La porta cigola e l'interno della baracca è un sudiciume unico, ma il corpo reclama un attimo di riposo.
Affondiamo nelle cuccette e spegniamo quel poco di cervello rimasto.
...ehi ma quanto sarà passato? un'ora? Ma no, solo venti infiniti e allucinanti minuti...abbiam visto e sognato di tutto!
Sono quasi le 9.00 e Lui ci chiama! Potremmo far finta di non sentire, ma Lui ci chiama!
E allora giù di corsa dal pendio dietro al bivacco, ma occhio ai buchi che son mezzi coperti da 'sta merda di neve primaveril-estiva!
Granito Rosso? Yeah è lui...rampa difficile con "quasi volo"....fessura atletica per Anello...diedrini obliqui... vena di quarzo... e il Chiaf si "schiaffa" pure (è proprio il caso di dirlo) il seicì degli anelli magici "avvista"a 4000 mt di quota...però Piola viaggiava su 'ste placche...
E mentre mi godo la scalata fantastica, il sole, il granito patagonico e la faccia dell'Anello, guardo a destra...
Sono passati 14 anni e ancora ricordo come fosse ieri quella placca improteggibile e quella estenuante fessura che mi lasciò prima senza "friends"e poi senza ossigeno!
E oggi sembra un sogno essere di nuovo qui, sul "più bel pilastro del Monte Bianco"....
Doppie veloci giù nell'ombra della parete mentre tutto intorno i canali vomitano pietre e ghiaccio.
...e ... cos'è stato? Anello è sparito nella terminale con zaino e tutto il resto...con questo caldo non sarà uno scherzo!
Risalita all'Eccles con pulsazioni da crisi cardiaca sotto le continue scariche, dove ci attendono ben 2500 mt di dislivello in discesa prima del viaggetto in auto.
La neve è un putridume unico con questo caldo; e per fortuna perchè che divertimento ci sarebbe se in tutta 'sta discesa non si rischia almeno di rompersi un legamento infilandosi in un merdoso buco nascosto?!
Ginocchio dolorante, bastoncino nuovo spezzato, ramponcini da buttare nel cesso, bestemmie a non finire, però noi si arriva al Monzino alle 19.30...non male mi dico!
E in quel momento arriva al rifugio deserto della domenica sera Monsieur Profit! Sì propes lù.....
Sale dalla valle e lo vedi che trasuda oltre che di fatica, di passione per quei posti ....quante volte avrà visto quelle pareti? cento? mille?
E ancora le guarda come fosse la prima volta...che meraviglia!
Gentilissimo, ci chiede se abbiam scalato e come sono le condizioni del ghiacciaio e poi, incredibile, mi chiede informazioni sulle vie di roccia al Pilastro Rosso!? a me!?
Ma lo sai Signor Profit che io son cresciuto leggendo dei tuoi concatenamenti e delle tue follie?
Vabbè, 'sta cosa m'ha fatto un sacco piacere, sotto lo sguardo sbigottito di Anello poi....impagabile!
Salutiamo tutti e Cristophe esce ancora per stringermi la mano...au revoir...à bientot...
E ora giù di corsa da questo sentiero spaccac...vero Anello? Eggià perchè tu devi essere in caserma tra poche ore...maledetto...io mi sarei fermato lassù!


                                                                                                                                          beppe
                                                                                                                                        
                                                                                                                                      
Alba (allucinogena?)

Il "Pilastro"

Il Chiaf in posa da "uno che sa il fatto suo"

Anello sulla vena di quarzo

Anello risale il "tiro degli Anelli Magici"

Verso l'uscita...sotto di noi il putiferio

Bivacco Eccles ore 17,30...Inizia l'Odissea

In piena "agonia da ritorno"

Finalmente la morena...e gli occhi ammirano ancora i gioielli

                                                                              La relazione
Ecco la relazione della via da noi utilizzata.
Tutto corrisponde, calcolate circa 4/5 ore dal Monzino o 1 ora max dal biv Eccles all'attacco della via
Tutte le soste sono in posto con 1 o 2 spit e anello di calata e sono presenti anche spit su alcuni tiri
Il tiro chiave è spittato ma obbligatorio e non è possibile integrare (runout)
Portate 1 serie di Camalot dallo 0.3 (blu) al 4 (grigio) doppiando il 2 e il 4 (giallo e grigio)
Martello e chiodi non servono, nut non indispensabili qualche cordino utile per sostituirne di eventuali usurati
Scarponi, ramponi ( se seri, è meglio) una picozza "useful"!!
Buon divertimento!








19 giugno 2011
-La rivoluzione- 200 mt 6b A2+ ED   Caporal Valle dell'Orco

Già solo per un nome come questo vale la pena di scalarla...la rivoluzione è un simbolo e non solo una stupenda linea di salita sullo scudo del Caporal.
Un simbolo, dicevo, che rappresenta un'epoca in cui alcuni "cervelli" arrampicatori cambiarono il modo di  "vedere" una parete... io alcuni di loro (per fortuna) li ho conosciuti, e anche i loro racconti con tutti quei nomi che ora noi pronunciamo tranquillamente, ma che allora suonavano come nomi di battaglia o di....rivoluzione...
Li sento parlare di tecniche di big Wall, di risalite sui Jumar, di chiodature artif....sono i miei giovani compagni di cordata di oggi, così desiderosi di un giretto Californian Style...e sono Giuly and Anello.
La rivoluzione ci attende con quel suo colore rosso ammaliante sullo splendido scudo.
Si farà come sul Cap dico: a me spetterà la prima parte in libera, Anello si rilasserà sulla parte centrale in Artif e la Giuly si ingaggerà sull'ultima parte di nuovo all free.
Il giorno è ventoso ma soleggiato ed io mi godo il primo tiro...recupero tutto e tutti (saccone compreso) e parte Anello con movimenti in artif inizialmente maldestri e incerti...certo pensavamo più chiodata e invece...osti è vera artif!
Il tempo passa lento quando si scalano vie in artificiale...almeno è così per chi sta in sosta.
Ben diverso il patos provato dal primo di cordata che deve caricare il suo peso su assurde lamette infilate in quella lama di granito "expanding"!!!
Ma è il gioco! Vero Anello?
E finalmente tocca alla Giuly che scalpita! Già ma non per scalare...eh no, lei deve pisciare su quella merda di cengetta!! E lo fa nonostante noi la imploriamo perchè siam contro vento!! Ma porco diav... ma tu guard...noooo.....giulyyyyyy!!!!! 
La maledetta climber se la ride e si infila su e combatte di brutto sull'ultima fessura della via!
E brava pure tu Giuly! Certo che quello però è stato un "tiro mancino"!!
Doppie veloci e mentre scendiamo racconto storie che animano questi incantati posti...
Storie naturalmente inventate dalla mia fantasia....mi conoscete!...

                                                                                                                                   beppe

                                                                                                                                        
il Beppe sul primo tiro

giusto due cosette addosso

Anello- Jim Bridwell

Giuly -Linn Hill
Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa!

non è il Cap ma è pur sempre un Top

il moicano alienato

Giuly... come le allarghi tu...


                                                                         La relazione
La relazione della via è quella a sinistra e i gradi dei tiri sono i seguenti:
1° tiro in realtà è quasi 6b - 2° tiro A2+ parzialmente chiodato, aggiungere qualche micro nut e micro friends
3° tiro non è Ae ma A1 con qualche vecchio espansione in posto ma da integrare con friends medi e una nut piccola
4° tiro non è V ma è 6b/6b+ atletico ad incastro e segue la fessura di dx tratteggiata sullo schizzo
5° tiro 6a+ su fessure un pò sporche di lichene (sconsigliato)
Portate 1 serie di Camalots dallo 0.3 blu al 4 grigio, 1 serie di Metolius TCU dallo 0.0 grigio al 2 giallo
1 serie di micro nut e due staffe.
Se volete la via si può salire senza martello e chiodi, altrimenti portate 2 knife blade (lame) e 2 lost arrow
Buon divertimento!











11-12 giugno 2011
-Le toboggan de la mort 240 mt 6c+ ED
-Pichenibule 200 mt 7b (6c+ obbl) ED      Gorges du Verdon Alta Provenza  (FR)


Funziona spesso così ... quando il meteo sulle Alpi fa schifo si cerca un posto dove andare a sbattere.
Basta che sia verticale, con bella roccia, con vie lunghe...
Si va al Canyon!!
Amo il parcheggio autostradale di Brescia Centro, lo amo perchè quando mi trovo li significa che sto per partire, ed è così anche questo venerdì sera.
Anello mi raggiunge e butta sulla mia auto tutto il suo ciarpame! Un controllo se manca nulla e poi via!
Passiamo il casello con il grido di Robert Plant in Immigrant Song!
Aggressiv start!
Ed è un bene, il viaggio è lungo, ma non siamo gli unici e la nostra grinta si spegne dopo pochi kilometri, con i primi rallentamenti.
E allora piano B: Autogrill...panini, coca, patatine, porcherie varie tutte supersalutari e dietetiche e, per finire, su tutto un bel caffè doppio!
Come vagabondando imbocchiamo la "route napoleon" che ci porterà alla Palud.
Notte lunga questa, notte di stelle e luna piena, che meraviglia risalire i tornanti del Canyon con le pareti che colorano d'argento.
Andiamo al bordo prima di dormire, dobbiamo sentire il "respiro" del Canyon.
Il programma come sempre è ambizioso: 2 giorni 2 vie.. ma.. dure nèè!?
Toboggan de la mort è la prima sfida... ci si cala nel posto più isolato del Canyon per risalire quella che risulta essere una vera "toboga" di dimensioni impressionanti e per poi uscire dalla parete con alcuni tiri atletici!
Dicono essere una delle grandi vie avventurose, a torto poco percorse.
Ed è un viaggio fantastico tra forme e colori inusuali per il Verdon, ma fa molto caldo e, nonostante riusciamo nella salita in libera, tocchiamo l'altopiano con un bel principio d'insolazione.
Ci trasciniamo al villaggio e tra una birra fresca e una crèpe non proprio veloce meditiamo tra lunghe pause che interrompono le già fievoli parole!

Urge un piano B...qualcuno mormora...un altro?...si ma quell'altro era per il viaggio...ah già...
Quindi una via dura ma non troppo dura...quale via fare?
Pichenibule? azzardo ad Anello. Che ne pensi? Certo io l'ho già salita molti anni fa....ma..."ma Pichnibule è la via dei miei sogni" mi dice, mentre trangugia il suo vomitevole fast cappuccino di colazione.
Ebbè si va allora.
E così mi ritrovo su questa meraviglia, perchè solo in questo modo la puoi chiamare, che son passati circa 16 anni da quando la salii con l'amico Francesco Bosio nel mio primo viaggio in questo luogo.
Mentre scalo rivedo noi due su quei passaggi, impauriti e timorosi...ogni tiro un viaggio nell'ignoto...che bei tempi...e quei due svizzeri che ci passarono veloci dicendoci: oggi per noi quezta è noztra via di relax!!!...ma vaff...ma a noi lo dici? avrai ben visto gli occhi pieni di paura, brutto crucco demmerda!!
Ma il tempo sistema molte cose ed ora sono io a passeggiare sulla stessa via che tanto timore ci fece allora...scalo leggero, sfioro la roccia, sembra quasi una danz...aaanellOOOO.....TIRA FORTE OSTI!!!

                                                                                                                      beppe



                                                                                                                                
l'invito all'arrampicata
nell'infernale "toboga"
ultime estenuanti fatiche prima...
...del magico altopiano
Pichenibule ... e i suoi traversi...
Anello and flowers
beppe "il monello"... espressione rilassata 
Anello respira i profumi del canyon sull'arioso traverso di seicipiù

Manca poco purtroppo...è troppo bella eppur così breve
Verdon Climbers  Faces
The King of Verdon


                                                                       Le relazioni

 Voilà le topo...accesso con 2 doppie (50+40 mt)  dal settore Sordidon,  poi in discesa a piedi per il giardino delle banane fino al pilastro dove sale La fète de nerfs e quindi un tiro in traverso orrizzontale di 5c fino alla cengia che si segue fin sotto l'evidente "toboggan" ( sosta con spit) .... da li in poi non si può sbagliare ... primi due tiri con roccia non bellissima ma da metà in poi super, ambiente selvaggio!
Portate corde da 60 mt e solo rinvii, almeno 16 per il tiro di 55 mt di 6c+ (infinito ma spettacolare).
Buon divertimento!



Phicenibule è la via "C" gialla
Accesso in doppia sulle Dalles Grises nel classicissimo settore Carrelle
Primi tiri sotto la cengia non un gran chè, poco ripetuti e roccia così così...ma dal giardino in poi la via è un vero sogno di pietra e da non sottovalutare dato il suo andamento in costante diagonale che impedirebbe una eventuale agile ritirata.
Roccia super ma un pò lucida sul tiro di 6c+ e sul tiro di 7b+, salibile con qualche passo in A0.
Il terz'ultimo tiro non è 5c ma 6c.
Portate corde da 50 mt e 10/12 rinvii
Buon divertimento!






                                                                                                                                      

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